di Gabriele Scarparo
Ricorda per sempre il 5 novembre,
Il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento;
Non vedo perché di questo complotto
nel tempo il ricordo andrebbe interrotto.
Così inizia una popolare filastrocca inglese, resa celebre in tutto il mondo dalla graphic novel e poi dal film V per Vendetta. Un ritornello che ogni 5 novembre riecheggia per le strade di Londra e che ricorda quel giorno del 1605 in cui secondo alcuni, sarcasticamente, entrò in parlamento l’ultimo uomo onesto.
La Congiura delle Polveri, in inglese The Gunpowder Plot, fu un tentato complotto progettato da un gruppo di 13 cattolici inglesi contro il re protestante Giacomo I Stuart. L’intenzione dei congiurati era quella di provocare un’esplosione in una cantina posta sotto la Camera dei Lord, dove lo stesso re e i suoi più alti collaboratori avrebbero preso posto. In pratica l’intero parlamento dell’epoca sarebbe stato annientato se all’ultimo momento la congiura non fosse stata scoperta.
I cospiratori, guidati da Robert Catesby e dal cugino Thomas Wintour, avevano intenzione di stravolgere l’intera intelaiatura politica del regno, favorendo il riscatto dei cattolici inglesi in un periodo di gravi vessazioni. L’idea, una volta eliminato il re e il suo governo, sarebbe stata quella di mettere sul trono la giovane principessa Elisabetta, che i congiurati erano convinti di poter manipolare.
Del gruppo dei cospiratori faceva parte anche Guy Fawkes, la cui immagine è divenuta immortale nel tempo. Fawkes era un soldato esperto di esplosivi che aveva lasciato l’Inghilterra una decina di anni prima per combattere al fianco del regno di Spagna contro i ribelli protestanti delle colonie nei Paesi Bassi. Fu “arruolato” nel gruppo dei cospiratori perché sconosciuto alle autorità inglesi ma soprattuto perché era un fervente oppositore di Giacomo I, da lui ritenuto un eretico.
L’organizzazione della congiura sembrava andare per il meglio. Il gruppo affittò una sudicia cantina posta proprio sotto la Camera dei Lord e lì furono trasportati 36 barili di polvere da sparo senza che nessuno se ne accorgesse. Sul finire del mese di ottobre però una lettera anonima giunse ad un lord cattolico inglese, Mounteagle, che avrebbe dovuto prendere parte all’inaugurazione del parlamento il 5 novembre successivo. La missiva lo invitava a non presentarsi perché qualcosa di terribile sarebbe accaduto quel giorno.
La misteriosa lettera arrivò al primo ministro Robert Cecil e quindi al re, ma pare che il sovrano dubitò in un primo momento dell’autenticità del messaggio contenuto in essa. Ciononostante fu eseguita un’ispezione del Parlamento e dei locali ad esso circostanti. Fu quindi perquisita anche la cantina che era sorvegliata proprio da Guy Fawkes abbigliato con mantello, cappello e stivali con cui ancora oggi è ricordato.
Nella cantina furono rinvenuti, oltre i barili di polvere da sparo, anche una grande quantità di legna da ardere e delle lunghe micce che sarebbero servite a Fawkes per appiccare il fuoco. In questo rocambolesco modo fu sventata all’ultimo momento una delle più incredibili congiure della storia.
Guy Fawkes fu torturato e costretto a confessare. A quel punto iniziò la caccia agli altri congiurati i quali trovarono tutti la morte, alcuni attraverso una brutale esecuzione per tradimento, altri in scontri a fuoco con i soldati del re.
Il 31 gennaio 1606 Fawkes stesso, insieme ad altri tre cospiratori – Thomas Wintour, Robert Keyes e Ambrose Rookwood – fu portato al patibolo. Probabilmente esausto e indebolito dalle lunghe torture subite, perse l’equilibrio mentre il boia gli infilava la corda, si ruppe il collo e morì sul colpo. Il suo corpo, anche se ormai senza vita, fu comunque sottoposto all’intera procedura che prevedeva lo smembramento e infine l’invio dei resti ai quattro angoli del regno come avvertimento per tutti coloro che avessero avuto intenzione di rivoltarsi contro il re.
Il parlamento inglese dichiarò quindi il 5 novembre giorno del ringraziamento, ma oggi la festività è più comunemente ricordata con il nome di Guy Fawkes Night o Bonfire Night, ovvero la Notte dei Falò. Durante i festeggiamenti si è infatti soliti bruciare dei manichini e delle effigi che rimandano a Guy Fawkes.
Nel tempo però il modo in cui è ricordato il cospiratore con mantello, cappello e stivali ha assunto un significato completamente diverso dall’originale. Oggi la maschera che ne riproduce i tratti con baffi e pizzetto è infatti considerata un simbolo di ribellione e libertà e non di rado capita che si brindi alla sua memoria e al suo gesto.
Please to remember,
The Fifth of November,
Gunpowder, treason and plot;
I see no reason why gunpowder treason
Should ever be forgot.
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TRA RIMOZIONE E OBLIO
LA MEMORIA STORICA ITALIANA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Autore: Gabriele Scarparo Editore: LuoghInteriori Collana: Saggi Li Anno edizione: 2022
In commercio dal: 20 aprile 2022 Pagine: 146 p., Brossura EAN: 9788868643430
Grazie, Gabrisca di questo completo resoconto di una vicenda storica quanto tragica. E grazie anche d’aver ricollegato la maschera ormai molto diffusa a questo fatto storico.
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Grazie a lei e complimenti per il suo blog che seguo sempre con interesse
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Grazie, Gabrisca 🙏🌹
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